Il primo principio della termodinamica:  l’energia di un sistema termodinamico non si crea né si distrugge, ma si trasforma, passando da una forma a un’altra.

Una pompa di calore è una macchina in grado di sottrarre energia termica da un ambiente anche a bassa temperatura per portarlo in un ambiente ad alta temperatura o viceversa.

Com’è possibile tutto ciò? Immaginate di avere un palloncino riempito con un gas a temperatura ambiente. Se si cerca di comprimerlo fino a renderlo poco più piccolo di un pugno il gas al suo interno ha cambiato volume e si è riscaldato. Se si portasse questo palloncino in un ambiente diverso e soprattutto in un locale con una temperatura diversa da quella del suo gas compresso, cederà il calore del gas verso l’esterno. Una volta raggiunto l’equilibrio termico, se si sposta il palloncino ancora compresso nell’ambiente iniziale e lo si decomprimesse, il gas in esso contenuto andrebbe a raffreddarsi togliendo quindi calore dall’aria esterna.

La pompa di calore riesce, con questo procedimento, a sottrarre calore dall’ambiente esterno anche quando fa molto freddo (-15/-20°C)  e a trasferirlo nel locale chiuso, attraverso il riscaldamento dei pannelli radianti per l’irradiamento del calore dell’aria dell’abitazione sia per la produzione di acqua calda sanitaria.

Nel periodo estivo si inverte il ciclo appena descritto in modo da cambiare direzione al flusso di calore (dalla parte interna verso la parte esterna dell’edificio): raffreddando e
deumidificando il locale.

In questo modo, consumando 1 Kw/h, solitamente di energia elettrica, la pompa di calore avrà prodotto fino a 4Kw/h di energia termica. Il C.O.P. (coefficient of performance o coefficiente di prestazione), che non è altro che il rapporto tra l’energia consumata e quella prodotta) è pari a 4, mentre quello di una buona caldaia a condensazione è poco inferiore a uno!

L’utilizzo della pompa di calore alla climatizzazione ambientale (riscaldamento invernale più raffrescamento estivo) è la più conveniente perché comporta un minor tempo di ammortamento del costo d’impianto rispetto ad un utilizzo per il solo riscaldamento.

Non solo, inoltre i vantaggi di un simile impianto si traducono in un risparmio sui controlli per la canna fumaria, e su una maggiore sicurezza dell’abitazione in quanto non ci sono più rischi di scoppio non avendo più fiamme più o meno libere. Per non parlare di bolletta del gas, ad un certo punto, previa conversione del piano cottura in un piano ad induzione elettrica, non avrebbe più senso pagare la bolletta relativa a questo servizio!

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